MotoGP e design

La storia del Motomondiale è caratterizzata da diverse moto che hanno diviso i tifosi tra potenza e stile

Le giornate dello shakedown MotoGP a Sepang, hanno svelato, oltre alle caratteristiche tecniche, anche le novità stilistiche dei nuovi bolidi. Nel Motorsport vale sempre una regola non scritta: il bolide da corsa, che sia a due o a quattro ruote, deve avere il milgiore mix tra potenza, velocità e guidabilità.

Conta anche lo stile, non solo la tecnica

Non si può di certo dire che la prima vettura con il logo del Cavallino Rampante, la “124” datata 1950 fosse stilisticamente di grande bellezza. Secondo il parere di molti, quella è stata la 312T dal magico sound. Idem nelle moto, per la MV Augusta, la cui prima 500 4 cilindri datata 1950, con forcella a barre di torsione e trasmissione cardanica appesantiva quel bestione all’opposto delle filanti e splendide 350 e 500 a 3 cilindri con cui Giacomo Agostini ha ottenuto 13 dei suoi 15 titoli mondiali. È un fatto che, ieri come oggi, in nessun reparto corse, di auto e di moto, con tanti addetti iper specializzati esista un “centro stile”, con uno staff di stilisti e designer con pari dignità rispetto agli altri numerosissimi ingegneri e tecnici.

Non solo vittorie, anche l’appeal stilistico è importante, soprattutto per appassionati e collezionisti

Le gare erano solite ruotare attorno l’importanza del motore. Poi, dai primi anni ’50, si cominciava a prestare sempre più attenzione all’aerodinamica, ma nessuno ha mai studiato scientificamente e artisticamente lo styling del mezzo da corsa e neppure la sua colorazione. I bolidi italiani dovevano soltanto essere rossi. Sarà Tarquinio Provini a curare in modo maniacale ogni aspetto della nuova 4 cilindri, scegliendo anche l’inedito “nero fumo” per il suo bolide, con un filo di tricolore ai lati della carenatura, rendendo quella moto unica e tutt’ora valutata a peso d’oro: un gioiello per le sue vittorie ma anche per lo stile. Perché tra i collezionisti, così come tra i semplici appassionati, hanno valore sia i bolidi che hanno vinto gare e campionati sia quelli che pur non vincendo molto hanno comunque lasciato il segno per le loro qualità stilistiche, per la loro linea e per il loro colore. Per il loro appeal estetico, oltre al sound.

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La nuova Ducati

I guru della comunicazione dicono che è importante che se ne parli: ad esempio, a proposito della nuova Ducati, da sempre, la casa di Borgo Panigale, ha realizzato ottime e belle auto da corsa. Per ora questa sarebbe stata svelata soltanto in un video. Forse si potrebbe escludere la “grigia” 500 GP bicilindrica, prototipo tra l’altro avveniristico anche nella ciclistica, guidata da piloti del calibro di Smart, Read, Spaggiari, Parlotti e Giuliano. Se vorresti avviare il tuo business online, ecco qualche consiglio riguardo la scelta di un freelance o di una web agency.