Che cos’è il muscolo soleo e perché è importante per i giocatori. Tutto su Rabiot e i tempi di recupero
L’infortunio: quando e come è accaduto
Rabiot aveva avvertito un fastidio al polpaccio durante un allenamento con la nazionale. Le prime sensazioni non sembravano preoccupanti, ma la risonanza magnetica eseguita a Milanello ha chiarito la natura del problema: una lesione muscolare al soleo, uno dei muscoli più importanti e allo stesso tempo più delicati della parte inferiore della gamba.
Secondo quanto riportato da tutti i giornali sportivi, il giocatore dovrà fermarsi almeno tre o quattro settimane, saltando la sfida con la Fiorentina e probabilmente anche quelle contro Pisa, Atalanta e Roma.
Che cos’è il muscolo soleo
Il muscolo soleo si trova nella parte posteriore della gamba, sotto il gemello del polpaccio. È un muscolo piatto, ma molto potente: insieme al gastrocnemio costituisce il cosiddetto tricipite surale, responsabile dell’estensione del piede e dei movimenti che permettono la corsa, il salto e la stabilità durante i cambi di direzione.
In altre parole, è uno dei motori invisibili di ogni atleta, soprattutto per chi come Rabiot corre decine di chilometri a partita.
Quando il soleo si lesiona, la sensazione è simile a una fitta profonda, difficile da localizzare, che impedisce di spingere con forza sull’avampiede. Si tratta di un infortunio subdolo perché, a differenza di altri muscoli, non sempre provoca dolore immediato, ma tende a peggiorare nei giorni successivi se non trattato con il giusto riposo.
Un muscolo spesso trascurato
Nell’immaginario comune si parla di “polpaccio” come di un blocco unico, ma il muscolo soleo è in realtà una struttura distinta e fondamentale, spesso più soggetta a lesioni nei calciatori, runner e sportivi di resistenza. Situato in profondità rispetto al gastrocnemio, il soleo lavora in modo costante per mantenere la postura, assorbire gli impatti e garantire stabilità durante ogni passo o cambio di direzione. Proprio per questo è uno dei primi muscoli a risentire di sovraccarichi, affaticamento o squilibri biomeccanici. Può infiammarsi o lesionarsi in seguito a allenamenti intensi, campi troppo duri o rientri frettolosi dopo uno stop.
Nei professionisti, la prevenzione comprende esercizi di rinforzo mirato, stretching profondo e lavoro propriocettivo per migliorare equilibrio e reattività. Tuttavia, basta uno sforzo mal calibrato o una superficie di gioco irregolare per compromettere l’equilibrio muscolare e generare quelle microlesioni che, se trascurate, possono evolversi in stop prolungati.
Quanto serve per recuperare
I tempi di recupero per una lesione del soleo variano in base al grado del danno:
- Lesione di primo grado: 10-15 giorni di stop.
- Lesione di secondo grado: da 3 a 5 settimane.
- Lesione grave o recidiva: fino a 2 mesi di riabilitazione.
Nel caso di Rabiot, le prime valutazioni parlano di un infortunio di grado intermedio, compatibile con un rientro a metà novembre, salvo complicazioni. Dopo la prima settimana di stop assoluto, il giocatore comincerà terapie fisioterapiche, seguite da un graduale ritorno alla corsa e agli esercizi con il pallone.
Lo staff medico del Milan monitorerà i progressi con controlli costanti, consapevole che un recupero affrettato potrebbe causare ricadute e aggravare la situazione. Il club, reduce da altri infortuni muscolari come quelli di Pulisic e Saelemaekers, ha deciso di procedere con la massima prudenza.
Impatto sul Milan e scelte di Allegri
La lesione di Rabiot apre un nuovo problema a centrocampo. Allegri dovrà ridisegnare la mediana nelle prossime partite, potendo contare su alternative di qualità come Fofana, Modric, Ricci e Loftus-Cheek.
Il tecnico bianconero—oggi in rossonero—ha già mostrato flessibilità tattica, e potrebbe alternare un 4-3-3 a un modulo più compatto in fase difensiva per compensare l’assenza del francese.
Il momento non è dei più semplici: il Milan è terzo in classifica a 13 punti (per vedere le quote Clicca Quì), in piena corsa per il titolo, ma con una rosa che comincia a risentire della stanchezza accumulata tra campionato e coppe. L’obiettivo è non forzare i tempi, garantendo al giocatore un rientro sicuro e duraturo.
Un allarme anche per il fantacalcio
L’infortunio di Rabiot preoccupa non solo i tifosi del Milan, ma anche gli scommettitori digitali preoccupati e i fantallenatori che avevano puntato sul centrocampista francese come garanzia di rendimento e continuità. Le prossime settimane potrebbero rappresentare un’occasione per valutare nuove scelte tattiche o rinforzi invernali, soprattutto se la condizione del giocatore non migliorasse rapidamente. Rabiot non è nuovo a problemi muscolari, ma raramente si era fermato così a lungo. Il soleo, una volta lesionato, può presentare rischio di recidiva se non completamente guarito, e proprio per questo i medici rossoneri preferiscono attendere segnali chiari prima di autorizzare il ritorno in campo.