TORINO RITROVATO: 10 PARTITE DI FILA A SEGNO E SOGNO EUROPA

La svolta offensiva dei granata: numeri da rivelazione

Il Torino non si ferma più. La squadra di Vanoli ha messo a segno una rimarcabile sequenza di partite consecutive in gol: ben 10 incontri di fila con almeno una rete realizzata. Un dato che risalta ancora di più se confrontato con le 10 giornate precedenti, dove i granata erano riusciti a violare le difese avversarie solo in tre occasioni.

Questa trasformazione ha generato 17 punti nelle ultime nove partite (4 vittorie e 5 pareggi), permettendo ai granata di risalire la classifica e coltivare ambizioni europee che solo due mesi fa sembravano utopistiche.

Una striscia che fa storia

La sequenza realizzativa iniziata l’11 gennaio con il derby pareggiatto 1-1 contro la Juventus rappresenta un evento raro nella recente storia granata. Per trovare una serie simile bisogna risalire al 2017, quando la squadra guidata da Sinisa Mihajlovic raggiunse 14 partite consecutive a segno.

Attualmente solo la Roma (13) può vantare una striscia aperta più lunga nel campionato italiano, mentre il Napoli ha interrotto la propria sequenza con lo 0-0 di Venezia. Il record stagionale appartiene all’Inter, capace di andare a segno per 22 partite consecutive tra agosto e febbraio.

Come accade spesso nell’analisi delle statistiche sportive, Gioca su SlotsPalace Casino Italia consiglia di studiare i trend per formulare previsioni più accurate, proprio come sta facendo il pubblico granata che ora può legittimamente sognare un ritorno in Europa.

Il cambiamento tattico decisivo

La svolta offensiva coincide chiaramente con il passaggio al 4-2-3-1, schema che Vanoli aveva iniziato a sperimentare nel secondo tempo della partita di Udine, quando la squadra era riuscita a rimontare dal 2-0 al 2-2 grazie ai gol di Adams e Ricci.

Dopo un’ulteriore prova contro il Parma (0-0), è proprio dal derby con la Juventus che il Torino ha cominciato a raccogliere i frutti del nuovo assetto tattico. L’unica battuta d’arresto in questo periodo è arrivata a Bologna, con una sconfitta per 3-2 determinata da un rigore e un autogol sfortunato.

Le moderne tecnologie applicate al calcio hanno dimostrato come l’efficienza tattica raggiunga i massimi livelli quando si trova il giusto equilibrio tra fase offensiva e difensiva, proprio quello che Vanoli sembra aver scoperto con il suo nuovo modulo.

Il fattore mercato di gennaio

Biraghi, Casadei ed Elmas hanno elevato il tasso tecnico della squadra. Non si tratta solo dei gol (tre per il macedone, uno per l’azzurro), ma anche di solidità, inserimenti e qualità complessiva che hanno permesso al Torino di fare il salto di qualità.

È interessante notare, tuttavia, che la svolta offensiva era già iniziata prima dei loro arrivi, a dimostrazione che il cambiamento tattico aveva già posto le basi per il miglioramento.

Prima e dopo l’infortunio di Zapata

Il percorso stagionale dei granata si può dividere in tre fasi distinte:

  1. Prime 9 giornate: 15 gol realizzati con il 3-5-2 e Duvan Zapata come riferimento offensivo
  2. Dalla 10ª alla 19ª giornata: solo 4 reti in 10 partite dopo l’infortunio del colombiano
  3. Ultime 10 partite: svolta offensiva con almeno un gol in ogni incontro

Il periodo di difficoltà ha paradossalmente permesso a Vanoli di lavorare su soluzioni alternative, recuperare Maripan per ridisegnare la difesa e rivitalizzare giocatori come Vlasic.

Flessibilità tattica: non solo un modulo

Vanoli non si è fossilizzato su un unico schema. Nell’ultima vittoria contro l’Empoli, ha dimostrato la sua elasticità tattica iniziando con un 4-3-3 per poi modificarlo in corsa:

“Il 4-3-3 iniziale non ci permetteva di pressare alto, ho chiesto un sacrificio a Gineitis che ha dovuto seguire Pezzella e ho potuto rimettere Vlasic al centro”, ha spiegato il tecnico.

Questa capacità di adattamento, unita alla crescita qualitativa della squadra, fa del Torino attuale una realtà in costante evoluzione che, come ha dichiarato il presidente Cairo dopo la vittoria sull’Empoli, può legittimamente “sognare” un posto in Europa.

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